
Nel 1995 Oreste Germano Miani, con la collaborazione di 3 amici
(Bianchini Prof. Melania Vittoria, Stradi Armando, Vandelli Dr.ssa Carmen), costituisce l'Associazione "Amici di Padre Pini" - Missione Sierra Leone con lo scopo di affiancare l'attività svolta in Sierra Leone dal concittadino Padre Giuliano Pini missionario della Congregazione Padri Giuseppini del Murialdo.
L'Associazione ora è sostenuta da oltre 3200 Benefattori residenti in tutta Italia, con prevalenza nelle regioni del nord ed in particolare in Emilia Romagna con la forte presenza a Modena e Provincia terra natìa di Padre Pini.
Il 9 maggio 2002 l’Associazione “Amici di Padre Pini” è stata riconosciuta ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) dalla Regione Emilia Romagna con atto numero 05/1953819538.



Il Consiglio Direttivo è composto da:
Baldini Alessia, Bastiglia
Carla, Giusti Avv. Giulia, Giusti Geom. Piero,
Meteori Francesco, Montorsi
Andrea, Prandini Simone (vice Presidente)
Stradi
Armando, Tocci Dr.ssa Marina (segretaria), Trenti Ing. Antonio, Vecchi
Dott.ssa Vanna.

-
Attività di sensibilizzazione ed informazione sulla situazione della Sierra Leone in particolare presso le scuole di ogni ordine e grado, presenza con un banco di solidarietà a fiere e mercatini di antiquariato, interventi tramite mass-media;
-
Invio di materiali ed attrezzature destinati ai corsi di: muratura, falegnameria, saldatura e forgia, meccanica, sartoria e tinteggiatura stoffe, acconciatura, elettricisti, tipografia, informatica (il primo in Sierra Leone);
Tutte queste attività sono mirate ad interventi concreti e vengono programmate e concordate con Padre Pini secondo le necessità e le urgenze del momento

Spilamberto (MO) - Piazzale Rocca Rangoni
Machiavelli
Mercatini di solidarieta' finalizzati ai progetti umanitari in Sierra Leone
Attivita' svolta su questa area privata grazie all'invito dei proprietari
della Rocca: Marchese Rolando Rangoni Machiavelli e Marchesa Franca
Rangoni Ballarini
da sinistra a destra: Piero Giusti, Oreste Germano
Miani, Armando Stradi



Oreste Germano Miani nasce nel 1943 a Marano sul
Panaro - MO (durante l'atroce seconda guerra mondiale), da Antonio e
Zanaglia Caterina (originaria di Sestola - MO).
Dopo aver conseguito la licenza elementare nelle
scuole del paese natio, frequenta il corso triennale di avviamento
professionale presso l'Istituto "Jacopo Barozzi" di Vignola - MO.
Nel giugno 1958, grazie all'ottimo risultato ottenuto nell'esame per
il conseguimento del diploma del corso suddetto, l'insegnante di Ragioneria
e Computisteria (Prof. ANTONIO GLORIOSO, originario di Castelbuono -
Palermo), conoscendo le misere condizioni economiche della famiglia Miani,
propone a Oreste Germano di continuare gli studi partecipando ad un bando di
concorso nazionale per ottenere una borsa di studio triennale che permette
di frequentare l'Istituto Professionale di Stato "Cesare Correnti" di
Milano.
Detto Istituto, ha sede in una zona centrale della
citta' (in via Alcuino, 4), occupa una bella ed ampia struttura di recente
costruzione realizzata su progetto del noto Architetto milanese Arrigo
Arrighetti (inaugurata nel 1957 alla presenza del Cardinale di Milano
Giovanni Battista Montini) e dispone di aule e laboratori tecnici con
attrezzature e strumentazioni all'avanguardia.
Il concorso
nazionale prevede 5 borse di studio triennali da assegnare ad altrettanti
studenti meritevoli provenienti da famiglie nullatenenti.
Ogni borsa di studio e' comprensiva di vitto ed alloggio in un centro
giovanile per studenti a Milano.
Questa grande opportunita'
di speranza per il futuro, proposta dal Prof. ANTONIO GLORIOSO a Oreste
Germano Miani, e' il frutto della volonta' di un generoso lascito
testamentario del grande giornalista e scrittore CURZIO MALAPARTE (Prato, 9
giugno 1898 - Roma, 19 luglio 1957).
Nel luglio 1958 Oreste
Germano Miani vince, mediante concorso, una delle borse di studio messe in
palio.
Le altre 4 borse di studio "Curzio Malaparte" vengono
assegnate a Munari Federico di Gallio (Vicenza), Santini Lucio di
Villalfonsina (Chieti), Savaris Andrea di Belluno e Toffolatti Luigi di
Miane (Treviso).
Nel 1995 Oreste Germano Miani con la
collaborazione di tre amici (Bianchini Prof. ssa Melania Vittoria, Stradi
Armando, Vandelli Dr. ssa Carmen) costituisce l'Associazione "Amici di Padre
Pini" mettendo in atto, nei giorni festivi e nelle ore libere, iniziative di
sensibilizzazione e conoscenza delle finalita' dell'Associazione.
Oreste Germano Miani dopo 40 anni di lavoro in FIAT e FIAT-IVECO,
nelle sedi di Milano, Torino e Bologna, va in pensione e si dedica a tempo
pieno alla realizzazione dei progetti di cooperazione internazionale allo
sviluppo dei popoli dell'Associazione "Amici di Padre Pini" - ONLUS con la
determinazione e la certezza della sua esperienza di vita (ha vissuto in
poverta' ed e' stato costretto a grandi sacrifici): attraverso l'istruzione
e la formazione professionale si puo' combattere l'estrema poverta',
l'ingiustizia sociale e le condizioni di vita inaccettabili per la dignita'
umana.

Marano sul Panaro (MO) - agosto 1944
Oreste Germano Miani, nel cortile di casa, in braccio a mamma Caterina con
papa' Antonio ed i fratelli Italo, 15 anni e Adriana 6 anni
Nella
fotografia non e' presente il fratello Umberto, 13 anni, perche' impegnato
in un lavoro necessario all'aiuto della famiglia (a servizio, come garzone,
presso una famiglia di agricoltori)
Da rilevare che in quegli anni le
fotografie erano un privilegio delle famiglie benestanti, ma questa
fotografia e' stata realizzata per festeggiare il ritorno a casa di papa'
Antonio fuggito da un campo di prigionia tedesco, dove era recluso da due
mesi, in attesa di essere deportato in Germania.

Marano sul Panaro
(MO) - via Vignolese 8/c - marzo 1950
Oreste Germano Miani sulla
strada davanti alla casa natale, con il fratellino Agostino. All'epoca,
su quella strada provinciale (la Modena-Pavullo nel Frignano), transitava
una vettura o un autocarro ogni circa cinque minuti

Marano sul Panaro
(MO) - via Vignolese 8/c - marzo 1950
Oreste Germano Miani con il
fratellino Agostino in sella a "NINO" il cavallo da tiro di papa' Antonio
unico sostentamento della famiglia col suo duro lavoro di birocciaio nel
vicino fiume Panaro. Papa' Antonio, con badile e piccone, scavava nel
letto del fiume sabbia, ghiaia, sassi e li trasportava nei cantieri, anche a
diversi chilometri di distanza, per costruire nuove case o ricostruire quelle
distrutte dalla guerra. Nelle famiglie dei birocciai (nel 1950 a Marano
sul Panaro erano 48) il cavallo, addetto al traino del biroccio, aveva la
stessa importanza del capo-famiglia, poiche' entrambi erano l'unica fonte di
entrate del misero bilancio famigliare. Quando il cavallo si ammalava,
sulla famiglia del birocciaio si abbatteva una profonda tristezza densa di
grandi preoccupazioni.

E' importante rilevare che il birocciaio
doveva pagare una ''tassa di circolazione'' annuale per ogni biroccio che
utilizzava.
Per l'anno 1959 l'importo era di lire 500
(cinquecento); una somma non trascurabile se pensiamo che molti braccianti
percepivano un salario di 1000 (mille) lire al mese.
La targhetta di alluminio che attestava
l'avvenuto pagamento doveva essere ben fissata al biroccio (in questo caso,
per la provincia di Modena, la matricola 02465 identificava il birocciaio
Miani Antonio).
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO ''CESARE
CORRENTI'' via Alcuino 4
- Milano

Milano - settembre 1958
CORSO SPECIALIZZAZIONE MOTORISTI ED ELETTRAUTO
In
prima fila da sinistra a destra:
Borella Lionello, Tibursi Michele, Spadoni Sergio, Biguzzi Egidio, Nava
Sergio
In
seconda fila da sinistra a destra:
Ferrario Sergio, Mauri Enrico, Ossola Carlo, Barbagallo Giuseppe
(insegnante), Crisafulli Gaetano (insegnante), Miani Oreste Germano, Pagani
Ugo
In
terza fila da sinistra a destra:
Ricci Aldo, Zanicotti Mario, Munari Federico, Vicario Gianmarco, Braghini
Mario
 Milano via
Alcuino, 4 - aprile 1959 Istituto Professionale di Stato "Cesare
Correnti" Corso di specializzazione per motoristi ed elettrauto
Oreste Germano Miani (proveniente da Marano sul Panaro - Modena) alla guida
del go-kart costruito artigianalmente Sergio Nava (proveniente da Erba -
Como) a lato del go-kart Aldo Ricci (proveniente da Saronno - Varese)
all'avviamento del motore del go-kart
 Oreste Germano
Miani si esercita su un modello Lambretta donato all'Istituto "Cesare
Correnti" dall'Azienda costruttrice milanese Innocenti con sede a Lambrate
 Milano, Piazza
Duomo - marzo 1961 I cinque vincitori delle borse di studio "CURZIO
MALAPARTE" che frequentano il corso triennale presso l'Istituto
Professionale di Stato "Cesare Correnti" con sede a Milano in via Alcuino, 4
(adiacente al Velodromo Vigorelli).
In piedi da sinistra: Lucio
Santini proveniente da Villalfonsina (Chieti) Federico Munari proveniente
da Gallio (Vicenza) Oreste Germano Miani proveniente da Marano sul Panaro
(Modena) Davanti a sinistra: Luigi Toffolatti proveniente da Miane
(Treviso) Andrea Savaris proveniente da Belluno
 Torino -
01 agosto 1961 Oreste Germano Miani e' assunto dalla FIAT S.p.A. ed
assegnato in forza alla Filiale FIAT di Milano
con sede in corso Sempione,
55
Grazie all'interessamento di Giulio Micheletti, funzionario FIAT
originario di Castione della Presolana (Bergamo), Oreste Germano Miani trova
residenza a Milano in via Giusti 9 in un Centro per giovani studenti e
lavoratori realizzato dai Padri Pavoniani della Congregazione fondata da San Lodovico Pavoni
(Brescia 1784 - Saiano di Brescia 1849) e diretto da Padre Bruno Stefenelli
 Milano via
Arona, 15 - aprile 1967 Sede filiale FIAT di Milano Squadra
collaudatori vetture Sport Veloci: FIAT 2300 S Coupe' (carrozzeria GHIA),
FIAT DINO Coupe' (carrozzeria BERTONE) e FIAT DINO Spider (carrozzeria
PININFARINA) Da sinistra:
Morelli, Oreste Germano Miani, Rossi, Badini, Biglia
Torino scuola FIAT - ottobre 1967 Corso di
formazione e specializzazione tecnico-commerciale-amministrativa per
ispettori FIAT
Oreste Germano Miani primo seduto a sinistra

Saronno (Varese)
- aprile 1970 Oreste Germano Miani a colloquio con il titolare della
Concessionaria FIAT Guzzetti nel corso della visita ispettiva

Marano sul Panaro
(MO) - agosto 1970 Oreste Germano Miani da Milano in vacanza a Marano
(sullo sfondo si vede la casa natale denominata "il Bettolino")
 Gran Sasso d'Italia
(Teramo) - giugno 1971
Gita al Gran Sasso d'Italia di un gruppo di
amici, residenti al Centro Giovanile Pavoniano di via Giusti 9 a Milano,
originari di diverse regioni italiane
In alto da sinistra a destra:
Oreste Germano Miani (proveniente da Marano sul Panaro - MO)
Francesco Martorella (proveniente da Roma) Corrado Valerio (proveniente
da Oderzo - Treviso)
In basso da sinistra a destra: Alessandro
Altitonante (proveniente da Montorio al Vomano - Teramo) Siro Bollinella
(proveniente da Monteleone - Pavia) Livio Lorenzetti (proveniente da
Pinzolo - Trento)

Milano - marzo
1972 Oreste Germano Miani in visita ispettiva alla Concessionaria FIAT
Torchio-Papalini s.p.a. con sede in via G. B. Vico, 38

Oreste Germano Miani -
Torino 01 gennaio 1975
Nasce
(Industrial Vehicles
Corporation) Societa' controllata al 100% da FIAT S.p.A.
Poiche' nel corso degli ultimi anni FIAT ha
acquisito diverse Aziende italiane ed europee costruttrici di veicoli
industriali, la nascente
incorpora i seguenti marchi:
FIAT VEICOLI INDUSTRIALI S.p.A.
OM
LANCIA VEICOLI SPECIALI (DEFENCE VEHICLES)
MAGIRUS-DEUTZ (GERMANIA)
UNIC (FRANCIA)
ASTRA
PEGASO (SPAGNA)
Oreste Germano Miani, grazie alla nascita
di questa grande Azienda a livello mondiale (ha sedi di produzione nei 5
continenti) ed alla necessita' di potenziare la rete di vendita, e'
trasferito dalla Filiale FIAT di Milano alla Direzione Regionale FIAT -
IVECO di Bologna competente per il territorio delle Regioni Emilia-Romagna e
Marche.

Oreste Germano
Miani organizza per la Corale Polifonica spilambertese (MO), della quale
fa parte, una visita al Santuario Pontificio Madonna di Loreto (AN) ed
una gita alle splendide spiagge di Sirolo e Numana (Ancona).
La Corale
spilambertese, diretta da Giorgio Molinari, e' composta da 38 persone
che si dilettano ad esercitare il bel canto ed e' associata alla AERCO
(Associazione Emilia-Romagna Cori) con sede a Bologna, alla quale
aderiscono 54 cori emiliano-romagnoli.
L'Associazione
AERCO e' presieduta dal Maestro Giorgio Vacchi Direttore del Coro
Stelutis di Bologna; vice Presidente e' il Prof. Giovanni Torre,
Direttore del Coro Tomas Luis de Victoria di Castelfranco Emilia (MO).
Il coro T.L. De Victoria costituito nel 1973 dal Direttore Prof.
Giovanni Torre, dal Segretario Orazio Cavallieri e da Luciano Zini, Dino
Carini, Angelo e Paolo Tavoni, Lorenza Guerzoni Torre, Luisa Martignoni,
Maria Grazia Cervetti, Carla e Paola Furgeri, Maria Rosa Patelli, Carlo
Bruni, Franco Degli Esposti, Gabriele Cornia, Nino Bortolotti, Renzo
Vecchi, Rosolino Zironi e' composto da 55 persone, appassionate del bel
canto, suddivise nelle sezioni soprani, contralti, tenori primi, tenori
secondi, baritoni, bassi.
Il coro dispone di un repertorio molto ampio che spazia dalla musica
corale sacra al canto profano ed ha al suo attivo piu' di 600
esibizioni, tra concerti e rassegne corali, effettuate in Italia e
all'estero (Austria, Catalogna, Francia, Polonia, Turchia, Ungheria).
Come noto, cantare in coro non e' solo piacevole: i risultati di studi
condotti presso diverse universita' dimostrano il verificarsi di tanti
benefici sull'attivita' del cervello.
Il canto corale allevia lo stress, migliora la funzione polmonare ed
aumenta la flessibilita' cognitiva, favorendo la capacita' di passare da
un processo di pensiero ad un altro, accentua la disposizione alla
socialita' ed alla solidarieta'.
Cantare, anche se non sembra, e' un'azione complessa che combina
l'elaborazione di diversi stimoli sensoriali: la produzione ed il
controllo della voce, la pronuncia delle parole, l'apprendimento e la
memorizzazione delle melodie e dei testi.
E, soprattutto, sappiamo che la musica suscita grande emozione.
Sirolo-Numana (Ancona) - settembre 1977 A sinistra si nota uno
scorcio del Monte Conero e gli scogli delle Due Sorelle Alcuni
componenti la corale: in piedi da sinistra: Oreste Germano Miani
(segretario), Renzo Molinari, Francesco Biavardi, Giorgio Molinari
(Direttore), Graziano Zanasi, Elisabetta Torricelli,
Margherita Torricelli, Lucia Pini, Eugenio Storci (Presidente), Germana Bettelli Forghieri
davanti da sinistra: Roberto Venturelli, Tonino Cioni, Valeriano Valisi ed
il piccolo Federico Franceschi
Ottobre 1979 Gita a Falconara Marittima,
grotte di Frasassi, Gubbio

Falconara
Marittima (Ancona) - Santuario B.V. del Rosario
In primo piano da
sinistra a destra: Anna Santunione Cioni, Irene Amadessi, Liliana
Amadessi Cioni, Renata Colombini, Franca Bergonzini, Franca Rossi De
Maria Al centro da sinistra a destra: Archinto Menozzi, Tonino
Cioni, Margherita Zanasi Menozzi, Graziano Zanasi In alto da sinistra
a destra: Renzo Molinari, Vittorino Giusti, Luciano Tosi, Oreste
Germano Miani, Francesco Biavardi, Roberto Venturelli, Valeriano Valisi

Oreste Germano Miani, nella sua vita
lavorativa ha sempre cercato di esprimere il meglio di se'
attraverso la volonta', la passione ed il grande impegno
professionale.

Torino - marzo
1990 Centro storico FIAT - Museo dell'automobile
Federico Munari (a
sinistra) e Oreste Germano Miani hanno potuto studiare grazie alla borsa di
studio "CURZIO MALAPARTE", vinta nel 1958, ed hanno approfondito le loro
conoscenze con la partecipazione ai corsi di formazione e specializzazione
presso la Scuola FIAT Torino. Federico Munari e' area manager FIAT -
IVECO per la Regione Lombardia e Oreste Germano Miani e' Responsabile
commerciale veicoli cava-cantiere FIAT - IVECO per le Regioni Emilia
Romagna e Marche

Spilamberto (MO) - luglio 1990
Riunione con i Titolari delle Aziende cava-cantiere
dell'Emilia-Romagna e prove tecniche dimostrative nella cava
S.I.T.E.S. di Ferri e Gubertini

Verona - ottobre 1991
SAMOTER-Salone Internazionale Veicoli Cava-Cantiere
Riunione
e pranzo di lavoro con Titolari di importanti Aziende di trasporto

Sassuolo
(MO) - novembre 1991
Comprensorio della ceramica
Presentazione e prove dimostrative in cava del nuovo modello IVECO
330.42HT
Rico Tincani (primo da sinistra a destra), Titolare
dell'Officina IVECO Valsecchia di Roteglia (RE) Oreste Germano
Miani (primo da destra a sinistra), Responsabile commerciale veicoli
cava-cantiere Regioni Emilia Romagna e Marche
AUTODROMO DI IMOLA (BO) - giugno 1992

Riunione
Titolari Aziende Autotrasporto (Grandi Flotte) del nord Italia e
prove dimostrative in pista della nuova gamma veicoli Pesanti
Stradali IVECO
Oreste Germano Miani primo da destra a
sinistra


Bazzano (BO) - marzo 1993
Consegna nuova unita' alla Flotta di
veicoli dell'Azienda Cave Piumazzo di Lepri Leonardo e Filippo

Bologna,
maggio 1995 - Hotel Holiday Inn
Convention Titolari
Concessionarie IVECO delle regioni Emilia-Romagna e Marche con i
Dirigenti IVECO di Torino (Oreste Germano Miani terzo da sinistra a
destra)

Bologna - luglio 1995
Riunione di lavoro con Dirigenti
IVECO
Oreste Germano Miani (al centro) Ing. Luciano Tosi
(alla sua destra) Dott. Franco Fenoglio (alla sua sinistra)
Ing. Marco Lazzoni e Dott. Luigi Vicarioli (alle spalle)

Solaiolo - Val di Fiemme (Trento) -
Agosto 1997
Oreste Germano
Miani con gli amici coniugi Giuseppe Bergonzini Giuliana Balestrucci in
visita a generosi Benefattori dell'Associazione "Amici di Padre Pini",
residenti in questa bellissima localita' dolomitica

Modena - giugno 2012
Oreste Germano Miani
con alcuni generosi Benefattori autori di importanti progetti di
cooperazione internazionale allo sviluppo della Sierra Leone
da
destra a sinistra: Loris Zanasi - Presidente IMAL PAL GROUP
Valerio Massimo Manfredi - Archeologo e scrittore di fama internazionale
Danilo Montecchi - CEO e Contitolare TRANSMEC GROUP Giuseppe Bergonzini -
Titolare Vivai F.lli Bergonzini Oreste Germano Miani - Presidente
Associazione "Amici di Padre Pini" - ONLUS

Padre Giuliano Pini nasce nel 1948 a S. Cesario sul
Panaro (Mo).
Frequenta l'Istituto Sacro Cuore di Modena
e poi entra a far parte della Congregazione dei
Dal gennaio 1988 vive in Sierra Leone.
Ha diretto 2 Istituti Professionali ed ora è Preside di una
Scuola Superiore ad indirizzo tecnico (Liceo Scientifico,
Tecnico e Artistico) di oltre 1000 studenti. Testimone di
tante atrocità,
è stato pure lui sequestrato dai ribelli nel
gennaio 1999, sta aiutando quel popolo a ricostruire il
loro futuro.
Dalle sue parole:
"...Nella missione, ogni giorno,
offriamo un piatto di riso a più di 1000 studenti, ai
nostri lavoratori e agli insegnanti delle nostre scuole.
Per loro è l'unico pasto del giorno!
...Apriamo la nostra porta ai tanti disperati che bussano
e diamo loro una parola amica ed un aiuto morale e
materiale.
...Li aiutiamo a vivere una vita più dignitosa.La Sierra
Leone è un paese in ginocchio e la ricostruzione è
lentissima.
...Non elemosina, ma aiuto che permetta alla persona di
iniziare un'attività che la porti a camminare con le proprie
gambe."
Padre Giuliano Pini celebra la Santa Messa festiva in
villaggi a 30 e 50 Km da Freetown
La popolazione della Sierra Leone è martirizzata da un'atroce guerra civile
messa in atto dalla avidità dei Paesi ricchi del Pianeta per
impossessarsi illecitamente, soprattutto nel distretto di KONO, delle miniere di diamanti
e di minerali preziosi rari (litio, coltan, rutenio, cobalto, oro, ecc.).
I ribelli del RUF (Fronte Unito Rivoluzionario)
comandati da Foday Sankoh hanno violentato e costretto circa 40.000 (quarantamila) bambini (età
9-14 anni) ad arruolarsi al loro fianco e, sotto l'effetto della droga, vengono impiegati per le operazioni più nefande come amputare mani e
braccia a donne e bambini.
Sono gia' state uccise
65.000 persone (il 10% della popolazione) e circa 15.000 hanno
subito amputazioni ed atrocita' indicibili da parte dei ribelli e dei
bambini-soldato.
In questa lunga notte infernale i
missionari Giuseppini del Murialdo, i Missionari Saveriani ed altri religiosi non sono fuggiti e
rientrati in Italia, ma sono rimasti ad aiutare la popolazione sierraleonese condividendo le loro sofferenze, i sequestri, le torture ed anche la morte.



Ali, 14 anni, bambino - soldato in Sierra Leone
L'arma che imbraccia Ali e' un fucile
mitragliatore Kalashnikov AK-47 di dimensioni ridotte che le industrie
delle armi hanno progettato e costruito appositamente per i
bambini-soldato (dimensioni ridotte ma arma tremendamente micidiale come
il modello AK-47 utilizzato dagli adulti)

Spesso i ribelli, come iniziazione per
inserirli nelle proprie fila, costringono i bambini - soldato, sotto
l'effetto della droga, ad uccidere i genitori e gli abitanti del
villaggio dove abitano

Sotto il cerotto un taglio che i ribelli
riempiono di droga

S.L.A. - Sierra Leone Army
E' il tatuaggio a fuoco che i ribelli
del RUF (Revolutionary United Front) incidono sull'avambraccio destro
dei bambini-soldato

Il machete, strumento utilizzato dai
ribelli per amputare mani e braccia e commettere indicibili atrocita'
soprattutto alle donne (spesso, sotto l'effetto della droga, sono i
bambini-soldato gli autori di queste azioni tremende)

Fatma, 16 anni, una delle migliaia di persone
amputate dai ribelli del RUF (Fronte Unito Rivoluzionario)
Fatma e' inserita nel percorso di
riabilitazione per amputati in uno dei Centri realizzati a Freetown
(Capitale della Sierra Leone) dai Missionari Padri Giuseppini del
Murialdo e da Padre Giuseppe Berton con i suoi confratelli Missionari
Saveriani
Memunah una bellissima bambina di 2 anni alla quale i ribelli hanno amputato
l' avambraccio destro

Periferia di Freetown (capitale della Sierra Leone)
campo profughi di circa 80.000 persone
Padre Giuliano Pini porta conforto ed aiuti umanitari pervenuti
dall'Associazione "Amici di Padre Pini" - ONLUS

Circolo ANSPI Parrocchia
di Spilamberto (MO)
Riunione tenuta da Oreste
Germano Miani, Presidente dell'Associazione "Amici di Padre Pini", per
illustrare la drammatica situazione in Sierra Leone ed organizzare
progetti umanitari urgenti necessari a ridare una speranza per il futuro
ad una popolazione duramente colpita da una spietata guerra civile
(primo a destra don Sergio Casini vice Parroco di Spilamberto)

KISSY - Freetown
Isabella Faggion e
Roberto Concato Volontari in Sierra Leone durante la guerra civile
Decine e decine le anime che si
assiepano davanti al cancello a Kissy... donne e bambini che la fame, la
sofferenza, la malattia hanno portato ormai alla consunzione.
Scendiamo ad accoglierli ogni mattina, ed ogni
volta veniamo colpiti dal loro silenzio, la loro compostezza...
A testimonianza di tutto quel dolore non
sono le urla, i pianti, lo strazio... ma i loro corpi segnati,
emaciati... la loro magrezza... la debolezza, che porta le donne,
talvolta anche le piu' giovani, a reggersi con un bastone, ed i bambini
ad abbandonarsi sfiniti alla terra bagnata, fradicia di quel pianto che
nessuno sembra sentire.
" Gli occhi sono lo specchio dell'anima"... "Gli
occhi parlano"... eppure noi al di la' di quel cancello, vediamo bambini
i cui occhi sono troppo vacui per lasciar trapelare qualsiasi immagine,
qualsiasi pensiero...
Quanti cuccioli portiamo speranzosi all'
Holy Mary Hospital; bambini ammalati di malaria, filariosi; bambini
piagati dopo aver camminato per settimane intere nei boschi sfuggendo
all'acredine dei ribelli; bambini condannati a deficienze mentali, causa
le carenze vitaminiche; bambini denutriti, i cui corpi ormai gonfi li
pensiamo alla fine...
Anime in silenzio, eppure li sentiamo invocare
dolcemente e timidamente i nostri nomi "Isa... Isa... Rob...", come se
appartenessero ad un miracolo, alla speranza di salvezza, di
sostentamento...
E tra questi ricordiamo Isatu... 6 anni,
vestita di miseri cenci che non riuscivano a coprirle le braccia livide,
le gambe scheletrite... un addome dilatato, il visino ormai gonfio...
L'abbiamo portata d'urgenza all'ospedale per
tentare di salvarla con le trasfusioni e le terapie necessarie. Lungo la
strada le abbiamo dato un biscotto ed ella lo afferro', nonostante i
riflessi annullati, con inaspettata rapacita', un gesto fulmineo, veloce
e preciso...
E restiamo ancora sorpresi nel rivedere
le sue incerte e generose manine spezzare il dolcetto, e porgerne serena
una meta' al fratellino che muto l'osservava... Isatu ci ha insegnato il
valore della condivisione, della generosita'... Isatu non ha permesso
alla fame di abbruttire il suo giovane spirito antico... Isatu ha
vinto!! Speriamo sia ancora viva!

Kissy - Freetown
(capitale della Sierra Leone)
I Padri Giuseppini del
Murialdo non sono fuggiti dalla guerra rientrando in Italia, ma sono
rimasti a difendere i piu' deboli in Sierra Leone.
Qui sono riuniti nella
chiesetta del Murialdo Institute a Kissy per concelebrare una Santa
Messa e invocare da Dio la fine di atroci sofferenze provocate da una
tremenda guerra civile iniziata nel 1991.
Al centro della foto: S. E. Mons. Joseph
Ganda Arcivescovo di Freetown e Bo
alla sua destra: Padre Giuliano Pini
alla sua sinistra: Philip Sandy Lebbie
diacono prossimo alla ordinazione sacerdotale

(Papa Giovanni Paolo II)

Marano sul Panaro (MO), 17 dicembre 1998

Un
gruppo di amici
concittadini e coetanei di Oreste Germano Miani nati nel 1943 a Marano
sul Panaro - MO (durante l'infuriare della
seconda guerra mondiale) hanno accolto volentieri l'invito del
Presidente dell'Associazione "Amici di Padre Pini" di mettere in atto
progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo finalizzati a
donare una speranza per il futuro a tanti bambini e giovani, tra i piu'
poveri al mondo, assistiti da Padre Giuliano Pini.
La Sierra Leone, Paese sub-sahariano dell'Africa
occidentale, sta subendo dal 1991 una atroce guerra civile (si
contano gia' 70 mila morti dei quali 15 mila sono bambini)
camuffata da lotte tribali ma in realta' provocata dai ribelli del RUF
(Fronte Unito Rivoluzionario) che vogliono impossessarsi delle miniere
di metalli preziosi ed in particolare delle miniere di diamanti.
Questo gruppo di persone maranesi, oggi
55 enni, sono la prova vivente di quanto sia efficace l'istruzione e la
formazione professionale per combattere la poverta', la disuguaglianza e
l'ingiustizia sociale.
Infatti, questi ex bambini del 1943 provengono
tutti da famiglie povere di braccianti e contadini (il padre di Oreste
Germano Miani era un birocciaio ed il padre di Alberto Montorsi un
contadino) ma, grazie al grande
impegno e a notevoli sacrifici per poter studiare hanno raggiunto
livelli sociali di grande dignita' in quanto ora sono
dirigenti o responsabili di importanti Aziende o Titolari di affermate
Ditte artigiane operanti nei vari settori dell'industria e del
commercio.

Marano sul Panaro (MO) - giugno 1948
Suor Beniamina e i "suoi" bambini
La seconda guerra mondiale e' terminata
da 3 anni ma l'80% delle famiglie sono ancora costrette a vivere
nell'estrema poverta'.
Oreste Germano Miani (terzo da sinistra
nella seconda fila dall'alto), Alberto Montorsi (quarto da sinistra
nella prima fila in alto) e i loro coetanei, grazie al grande impegno ed
alle capacita' di suor Beniamina da Padova e di due sue consorelle
francescane, frequentano la scuola materna e, oltre all'istruzione che
ricevono, possono usufruire di almeno un pasto al giorno fornito dagli
aiuti americani del Piano Marshall.

Oreste Germano Miani (a sinistra)
consegna un attestato al Geom. Alberto Montorsi, Presidente della
Cooperativa di costruzioni ICEA di Castelfranco Emilia (MO), per la
solidarieta' e generosita' dimostrata a favore dei corsi professionali
per muratori realizzati in Sierra Leone dall'Associazione "Amici di
Padre Pini"

Oreste Germano Miani e Alberto Montorsi
con un gruppo di amici coetanei e concittadini di Marano sul Panaro (MO)
sostenitori dei progetti realizzati in Sierra Leone dall'Associazione
"Amici di Padre Pini".
Le concrete iniziative messe in atto
sono finalizzate a donare una speranza per il futuro a tanti bambini e
giovani tramite l'istruzione e la formazione professionale.
(in piedi da sinistra a destra) Oreste
Germano Miani, Vittorio Girotti, Augusto Bonettini, Attilio Roli,
Giuseppe Galloni, Giorgio Donnini, Renato Testoni, Giampaolo Galli,
Giacomo Venturelli, Giorgio Bonetti, Pietro Bazzani
(seduti da sinistra a destra) Alberto
Montorsi, Angelo Baldaccini, Girolamo Patti, Silvano Maleti, Giampaolo
Uguzzoni, Danilo Barbieri, Luciano Notari
Sierra Leone- Istituto Professionale
Padri Giuseppini del Murialdo
Presieduto da Padre Giuliano Pini

Ai giovani che hanno frequentato i corsi
ed hanno superato l'esame per muratori, viene donato il kit completo di
attrezzature per poter svolgere la loro professione.

Con gioia e sano orgoglio i novelli
muratori mostrano gli attrezzi necessari per realizzare il loro lavoro
che permettera' di sostenere le proprie famiglie e mandare i loro figli
a scuola.
Tutte le attrezzature fornite ad ogni
muratore (carriola, badile, piccone, cazzuola, scalpello, martello, filo
a piombo, metro, livella, etc.) sono state donate dalla Cooperativa di
costruzioni ICEA di Castelfranco Emilia (MO) presieduta dal Geom.
Alberto Montorsi (iniziative di solidarieta' condivise e sostenute dal
vice Presidente Geom. Astolfi Michele e dal Consiglio di Amministrazione
della Cooperativa).
E' importante rilevare che la Coop ICEA
oltre a dotare ogni muratore delle attrezzature personali, ha donato una
macchina (blocchiera) per produrre blocchi di cemento presso-vibrati ed
isotermici (prima i blocchi venivano costruiti a mano: non avevano
queste importanti caratteristiche e soprattutto richiedevano una maggior
quantita' di cemento che la Sierra Leone deve importare a caro prezzo dall'estero)


Parrocchia di Spilamberto (Modena)
luglio 2000

S.E. Mons. Benito Cocchi Arcivescovo Metropolita di Modena- Nonantola e Presidente nazionale della CARITAS
Oreste Germano Miani Presidente Associazione "Amici di Padre Pini"-ONLUS
Don Giulio Roncaglia Parroco di Spilamberto
Francesco Tocci chierichetto
Santa Messa celebrata da Padre Giuliano Pini ed animata da alcuni suoi studenti della Sierra Leone in viaggio premio in Italia per partecipare al Giubileo dell'anno 2000.

24 giugno 2001

In occasione della 131 Fiera di S.
Giovanni Battista a Spilamberto (MO) la nostra Associazione ha allestito
un banco di solidarieta' per sensibilizzare e far conoscere alla
popolazione le atrocita' della guerra civile in Sierra Leone in atto dal
1991.
Dopo 10 anni di guerra, che colpisce soprattutto
donne e bambini con mutilazioni e violenze di ogni genere, non si riesce
ancora a vedere uno spiraglio che possa portare alla pace.
Da rilevare, al riguardo, che i
mass-media italiani sono quasi tutti silenti nonostante questa enorme
tragedia abbia gia' causato oltre 500mila morti dei quali circa 150mila
sono bambini e ragazzi.
Per trasmettere un messaggio visivo sono state
realizzate magliette con la scritta S.O.S. Sierra Leone il cui ricavato
andra' a beneficio dei bambini assistiti da Padre Giuliano Pini in quel
Paese africano.
Inoltre, per una comunicazione immediata
e diretta a tutti i cittadini Marco Pifferi, nipote di Padre Giuliano
Pini e studente in ingegneria, ha ideato e realizzato un grande ed
efficace striscione (banner) che con una sola immagine sintetizza
l'atrocita' delle mutilazioni ai bambini e la gravissima situazione
umanitaria in Sierra Leone.
Come e' noto, comunicare con la Sierra Leone e'
estremamente difficile ed ora, in tempo di guerra, e' praticamente
impossibile.
Per superare questa grave situazione
Marco Pifferi, grazie alle doti e capacita' che possiede, ha costruito a
casa propria un potente impianto radio rice-trasmittente (ottenendo le
autorizzazioni richieste dalla legge) in grado di comunicare con tutte
le localita' del pianeta ed avere in tal modo la possibilita' di
mettersi in contatto con suo zio Padre Giuliano Pini spesso costretto a
fuggire dai ribelli del RUF (Fronte Unito Rivoluzionario) e nascondersi nella foresta sierraleonese
per mettere in salvo i ragazzi e i giovani della scuola professionale da
lui diretta (come noto, i ribelli usando ogni tipo di violenza
costringono all'arruolamento nelle proprie fila ragazzi e giovani per
ottenerne bambini-soldato da utilizzare nelle operazioni piu' nefande).

5 Agosto 2002
Spilamberto (Modena) - Rocca Rangoni Machiavelli

Oreste Germano Miani, Presidente dell'Associazione "Amici di Padre Pini" - ONLUS, ha illustrato al Marchese Rolando Rangoni Machiavelli ed alla moglie Marchesa Franca Rangoni Ballarini la situazione socio-politico-economica della Sierra Leone dalla quale emerge che la popolazione è stremata e sopravvive in condizioni intollerabili per la dignità umana causa una atroce guerra civile da poco terminata, ma durata 11 anni.
Centinaia di migliaia di bambini orfani abbandonati a se stessi, decine di migliaia di bambini-soldato violentati dai ribelli ed impiegati nelle operazioni di guerra più nefande.
La situazione è lacerante e spesso i missionari e i volontari hanno un senso di impotenza e di rabbia perché centinaia di migliaia di persone non hanno il cibo quotidiano, le medicine, la scuola e ciò che hanno diritto gli esseri umani in quanto tutti nascono liberi ed uguali in dignità e diritti.
Un proverbio sierraleonese dice: "QUANDO I PESCI PIANGONO NESSUNO VEDE LE LORO LACRIME".
Al riguardo è importante rilevare che la solidarietà del Marchese Rolando Rangoni Machiavelli e della moglie Marchesa Franca Rangoni Ballarini si è tradotta immediatamente in gesti concreti accogliendo con grande generosità i progetti proposti da Oreste Germano Miani finalizzati alla cooperazione internazionale allo sviluppo della Sierra Leone.
In particolare i progetti prevedono corsi di istruzione e formazione professionale affinché i giovani si rendano autosufficienti e non abbiano più bisogno di aiuto perché come noto SE OFFRI UN PESCE DA MANGIARE SFAMI PER UN GIORNO, MA SE INSEGNI A PESCARE SFAMI PER LA VITA.


(seduti da
sinistra a dx) Marchese Rolando Rangoni
Machiavelli Maria
Uguzzoni (mamma di Padre Giuliano Pini),
Padre Giuliano Pini (in piedi da dx a sx)
Marchesa Franca Rangoni Ballarini
Viviana Monari Miani


Marano sul Panaro (Modena) 30 ottobre 2002

Si è costituita l'Associazione apartitica e senza fini di lucro denominata Amici di Marano sul Panaro.
Le principali finalità sono: promuovere la crescita culturale ed umana dei maranesi a livello storico-locale, la salvaguardia ambientale, la sensibilizzazione alla pittura, scultura, poesia, musica, conoscenza dei maranesi illustri ed attuare progetti concreti di solidarietà e cooperazione internazionale tramite l'Associazione "Amici di Padre Pini"-ONLUS.

Da sinistra: Delia Boco, Oreste Germano Miani (Presidente)
Fiorella Dani (Responsabile amministrazione)
Alberto Montorsi (vice-Presidente)
Giuseppe Galloni, Gian Pietro Piccioli (Segretario)
Romano Grandi, Elio Dani,
Renato Testoni, Diomede Vicini
Il gruppo Giovani dell'ANSPI della Parrocchia di Spilamberto (Modena) dal 2003 ha "adottato" a distanza una Casa Famiglia in Sierra Leone.
La Casa Famiglia coordinata da Padre Giuliano Pini, è composta da persone (orfani, vedove, ragazze madri) che hanno subìto violenze e atrocità indicibili nella lunga guerra durata 11 anni e terminata nel 2002.
Da rilevare che alcuni di questi giovani dell'ANSPI (Andreoli rag. Monica, Baldini Alessia, Montorsi Andrea, Pifferi ing. Marco, Tocci Marina) collaborano con Germano Miani nella gestione dell'Associazione "Amici di Padre Pini" - Onlus.




Marano s.P. (Modena) 31 Dicembre 2005
Padre Giuliano Pini alla presenza delle autorità religiose, civili, militari e dei cittadini inaugura la sede di Marano sul Panaro (Mo) delle Associazioni "Amici di Padre Pini" - Onlus e Amici di Marano sul Panaro presiedute da Oreste Germano Miani.

Marano sul Panaro (Modena) 1 giugno 2008
Componenti la Consulta del Volontariato di Marano sul Panaro
Al centro il sindaco Mauro Salici ed alla sua destra Oreste Germano Miani Presidente della Consulta del Volontariato e Presidente dell'Associazione "Amici di Padre Pini"-ONLUS
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